BACCHE E FRUTTI SELVATICI APPETIBILI AGLI UCCELLI

Ho voluto fare questa piccola rubrica dedicata alle bacche selvatiche, perché purtroppo moltissime volte il cacciatore non da importanza a tutto quello che non è poi il fine ultimo e cioè l’abbattimento del selvatico.  Il cacciatore deve sempre essere un ottimo osservatore della natura, in modo particolare quel tipo di ambiente e conoscere bene l’animale che si vuole cacciare, ma ancor più conoscere  le sue abitudini e preferenze alimentari, in relazione anche ai movimenti migratori ed i periodi di svernamento.
Molta importanza, in particolare per i turdidi, rivestono alcune piante ed in particolare i suoi frutti o le sue bacche. Infatti non poche volte queste sono indici importanti di presenze di questi uccelli, in particolare nei mesi di svernamento dove propri in questi mesi freddi gli uccelli ricercano le bacche come fonte trofica.
Alcune piante fruttifere selvatiche sono comunemente definite ubiquitarie in quanto vivono allo stato spontaneo dalla linea di costa, sino alla pianura interna, alla collina ed in montagna: in pratica una enorme adattabilità in termini di clima come la temperatura, l’umidità, la pioggia, la neve e poi la durata della luce solare, l’importanza dei venti, ma un fattore  notevole lo riveste anche la natura del terreno.
Questa non è certo la regola ed infatti la latitudine e l’altitudine condizionano il clima, insieme alla natura del terreno si creano quelle condizioni ambientali idonee che caratterizzano quelle determinate piante.

Ecco che in base alla vegetazione spontanea delle diverse regioni geografiche italiane possiamo suddividere schematicamente in cinque zone climatico-forestali che sono identificabili con altrettante cinque piante tipiche di queste aree.
Ogni zona si suddivide in più tipi e sottozone in base alla temperatura e, per alcune zone, alla piovosità.

Zona fitoclimatica del <Laurentum

E’ la tipica regione mediterranea e cioè delle piante sclerofille, cioè piante a foglie dure e coriacee, persistenti ed anche sempreverdi. Caratterizzato da un clima molto caldo e secco d’estate, mite d’inverno, dove cresce la foresta mediterranea e più precisamente la macchia mediterranea. La piante selvatica tipica è appunto l’Alloro laurus nobilis.

In base al regime pluviometrico, questa zona è suddivisa in tre tipi:
• Lauretum del 1º tipo con piogge uniformi;
• Lauretum del 2º tipo con siccità estiva;
• Lauretum del 3º tipo senza siccità estiva.

Sottozona Calda -
Temperature medie di riferimento durante l’anno  15/23 °C
media del mese più freddo - maggiore di 7 °C
media dei minimi - maggiore di -4 °C

Sottozona Media -
Temperature medie di riferimento durante l’anno 14/18 °C
media del mese più freddo - maggiore di 5 °C
media dei minimi - maggiore di -7 °C

Sottozona Fredda -
Temperature medie di riferimento durante l’anno  12/17 °C
media del mese più freddo - maggiore di 3 °C
media dei minimi - maggiore di -9 °C

Zona fitoclimatica del << castanetum>>
Inizia nelle zone collinari e vallate fino ai 600-700 metri di altitudine, caratterizzato da un clima temperato-freddo con estati abbastanza caldi, inverni assai rigidi, ma di breve durata. E’ la zona tipica delle latifoglie e cioè le eliofile, piante che amano il caldo e l’illuminazione del sole diretto della buona stagione,  quindi rifuggono le zone molto ombreggiate. Tipica di questa area è il Castagno Castanea sativa.
Questa zona è divisa in due sottozone in base al regime termico ed in due tipi secondo il regime pluviometrico.

Sottozona Calda -
• 1º tipo con siccità estiva
• 2º tipo senza siccità estiva

Temperature medie di riferimento dell’anno  10/15 °C
media del mese più freddo - maggiore di 0 °C
media dei minimi - maggiore di -12 °C

Sottozona Fredda -
• 1º tipo con piovosità superiore 700 mm annui
• 2º tipo con piovosità inferiore a 700 mm annui

Temperature medie di riferimento dell’anno  10/15 °C
media del mese più freddo - maggiore di -1 °C
media dei minimi - maggiore di -15 °C

Zona fitoclimatica del <Fagetum>

Inizia dall’orizzonte sub-montano, al di sopra della linea limite del castagno, fino ai 1200-1500 metri di altitudine (sulle Alpi). E’ una zona dove è possibile trovare anche le conifere. La pianta tipica di questa area è comunque  il Faggio Fagus sylvatica.
Questa zona è suddivisa in base al regime termico in due sottozone.

Sottozona Calda –

Temperature medie di riferimento dell’anno  7/12 °C
media del mese più freddo - maggiore di -2 °C
media dei minimi - maggiore di -20 °C

Sottozona Fredda –

Temperature medie di riferimento dell’anno  6/12 °C
media del mese più freddo - maggiore di -4 °C
media dei minimi - maggiore di -25 °C

Zona fitoclimatica del <Picetum>

Inizia dall’orizzonte montano al di sopra dei faggi, fino ai 2000-2300 metri di altitudine (sulle Alpi). Zona tipica delle conifere. La pianta tipica di questa area è l’Abete rosso Picea excelsa.
Questa zona in base al regime termico  è diviso in due sottozone.

Sottozona Calda –

Temperature medie di riferimento dell’anno  3/6 °C
media del mese più freddo - maggiore di -6 °C
media dei minimi - maggiore di -30 °C

Sottozona Fredda –

Temperature medie di riferimento dell’anno  3/6 °C
media del mese più freddo - minore di -6 °C
media dei minimi - minore di -30 °C
media del mese più caldo - maggiore di 15 °C

Zona fitoclimatica <Alpinetum

Si estende dall’orizzonte subalpino fino ai  2400-2600 metri di altitudine (sulle Alpi), questa è la zona tipica dei bassi arbusti e contorti come pini mughi Pinus uncinata e dei rododendri.
Questa zona non è suddivisa in sottozone.

Temperature medie di riferimento dell’anno  -2 °C
media del mese più freddo – minore di -20 °C
media dei minimi - minore di -40 °C
media del mese più caldo - maggiore di 10 °C
 

ALCUNE BACCHE E FRUTTI DEI NOSTRI AMBIENTI

Rovo comune Rubus ulmifolius

Agazzino Pyracantha coccinea

Rosa canina Rosa canina

Sambuco comune o Sambuco nero Sambucus nigra

Biancospino comune Crategus monogyna

Prugnolo o Prugno selvatico Prunus spinosa

Vite americana Porthenocissus tricuspidata - introdotta

Alloro o Lauro Lauro nobilis

Fitolacca Phytolacca decandra - introdotto

Lentaggine o Laurotino o Viburno tino Viburnum tinus

Corbezzolo Arbutus unedo

Salsapariglia o Strappabraghe Smilax aspera

Lentisco Pistacia lentiscus

Fillirea Phyllirea angustifolia

Giugiolo Zyzyphus vulgaris - introdotto

Gineprone o Ginepro coccolone Juniperus oxycedrus

Cedro licio o Sabina marittima Juniperus phoenicea

Leccio Quercus ilex

Ligustro o Olivello Ligustrum vulgare

Fusaggine o Cappello del prete Evonymus europaeus

Mirto o Mortella Myrtus communis

Pero selvatico Pyrus pyraster

Ginepro comune Juniperus communis

Pungitopo Ruscus aculeatus

Fico comune Ficus carica subsp. domestica

Sambuchella Sambucus ebulus

Palma nana o Palma di S. Pietro Chamaerops humilis

Asparago selvatico Asparagus tenuifolius