EVOLUZIONE E STORIA DEL CANE


La storia evolutiva del cane risale a circa 15 milioni di anni fa da un piccolo carnivoro del Pliocene,  il Tomarctus,  sarebbero derivate alcune specie che hanno dato vita a Lupi, Sciacalli e Volpi, tutte linee evolutive che si sono in seguito ben differenziate e distinte tra loro.
E’ difficile dire da quanti anni l’uomo ha iniziato l’addomesticamento del lupo diventato successivamente cane, comunque si stima in  almeno 11.000 – 12.000  anni fa in Europa o in Medio Oriente ed è ormai accertato dalla scienza che il grande antenato del cane è il lupo ed in particolare i ritrovamenti fossili, studi del comportamento e delle distribuzioni geografiche dei canidi in tempi antichi, studi di genetica e fisiologia fanno ritenere che il lupo era quello del Medio Oriente e dell’India Canis lupus pallipes. Certo che è impensabile definire quando materialmente il lupo è diventato il cane domestico che tutti conosciamo, di fatto questo è un fenomeno di grande complessità sia temporale che spaziale. L’evoluzione ci porta al Cane familiaris a cui fanno parte tutti i cani da caccia. Comunque il cane già derivato dal lupo non si esclude che nel corso dei millenni si sia incrociato  ulteriormente con lo sciacallo o il coyote.

I primi contatti tra uomo e lupo erano sicuramente di concorrenza, infatti tutti e due erano dei predatori, ed infatti proprio l’istinto della caccia  e quindi della sopravvivenza ha fatto si che questi due esseri primitivi si siano avvicinati: molto probabilmente in un momento di caccia dei lupi, l’uomo ha approfittato delle sue capacità, quali velocità, forza, aggregazione e complicità del branco per poter più facilmente catturare una preda, ma potrebbe essere anche stato  il contrario e cioè che il lupo ha approfittato di carcasse di animali lasciate dall’uomo cacciatore e si sia avvicinato a questo. In modo graduale si vinse la paura, la diffidenza e l’ostilità, il lupo inizia l’avvicinamento sempre più frequente alle caverne, alle grotte, alle capanne, questi primi contatti sono stati sicuramente spontanei senza un particolare interessamento dell’uomo, ma poi nel tempo l’uomo notò nel lupo alcune doti di  guardiano, infatti in situazioni di pericolo il lupo avvertiva la presenza di un possibile pericolo, nello stesso tempo il lupo fruiva di avanzi lasciati dall’uomo.
Quindi iniziò una sorta di complicità ed in seguito di amicizia reciproca fino ad arrivare ad una dipendenza totale e questo processo evolutivo è dovuto sicuramente dall’ addomesticamento di un cucciolo di una lupa morta chissà per quali cause. Il cucciolo integrato nel “branco” di uomini e magari inserito con i cuccioli di uomo, è iniziata quindi l’interazione tra uomo e cane è tutte quelle fasi successive di gerarchia, dipendenza, educazione e addestramento alle varie funzioni lavorative che poi nel tempo l’uomo con la selezione zootecnica ha plasmato, creato e fissato le oltre 500 razze che sono arrivate fino ai giorni nostri.

In virtù delle caratteristiche morfologiche ed attitudinali, l’uomo ha selezionato per i propri scopi e finalità i cani  per la guardia dei greggi  quindi cani da pastore e da questi ha selezionato anche i cani da difesa e da guardia,  i cani da traino e da slitta, i cani da compagnia e i cani da caccia. La famiglia più grande se così vogliamo definirla così, che annovera  il mondo dei cani sono proprio le razze da caccia che possiamo dividerle in:  razze da ferma, razze da cerca, razze da seguita, razze da tana, razze da pista su sangue,  razze da riporto e le razze da corsa.
 

LE RAZZE

La Federazione Cinologica Internazionale e quindi l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana, riunisce  le razze canine da caccia per gruppi: Gruppo 3 – Terrier; Gruppo 4 – Bassotti; Gruppo 5 - cani di tipo spitz e di tipo primitivo; Gruppo 6 - Segugi e cani per pista di sangue e razze assimilate; Gruppo 7 – Cani da ferma; Gruppo 8 - Cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua; Gruppo 10 – Levrieri. In questa sintetica rassegna delle razze da caccia più conosciute ed utilizzate, escludiamo i Levrieri in quanto non utilizzati per l’attività venatoria perché vietata dalla legislazione italiana la caccia a vista.

Molte di queste razze sono definite specialiste ed altre generiche: il Setter Inglese e l’Epagneul Breton sono due cani da ferma specialisti; il Drahthaar e il Weimaraner sono due generici in quanto sono utilizzati anche come cani da traccia di sangue – il Labrador è uno specialista nel recupero e nel riporto, lo Springer Spaniel Inglese è un generico in grado di svolgere eccellenti azioni di cerca e scovo ma nello stesso tempo anche un ottimo riportatore – i Bassotti e i Terrier sono dei generici, in grado di lavorare in tana e nello stesso tempo utilizzati nella seguita o come limiere e come cani da traccia di sangue – Annoveriani e Bavaresi sono degli specialisti nella traccia di sangue – alcune razze da seguita sono anche utilizzati come limieri e nella traccia di sangue – il Cirneco dell’Etna uno specialista della caccia al coniglio selvatico 


RAZZE DA FERMA

Setter Inglese
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 65 ed i 68 cm
- femmine tra i 61 ed i 65 cm.
Peso: da 25 a 30 kg.

Setter Gordon
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 58 ed i 64 cm
- femmine tra i 56 ed i 62 cm.
Peso: da 21 a 24 kg.

Setter Irlandese
Origine: Irlanda.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 58 ed i 67 cm
- femmine tra i 55 ed i 62 cm.
Peso: dai 20 ai 30 kg.

Pointer Inglese
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 63 ed i 69 cm
- femmine tra i 61 ed i 66 cm.

Deutscher Kurzhaar
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 62 ed i 66 cm
- femmine tra i 58 ed i 63 cm.

Deutscher Drahthaar
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 60 ed i 67 cm
- femmine tra i 56 ed i 62 cm.

Epagneul Breton
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 48 ed i 50 cm
- femmine tra i 47 ed i 49 cm.

Bracco italiano
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi da 58 cm a 67 cm
- femmine da 55 cm a 62 cm
Peso: tra i 25 kg ed i 40 kg.

Spinone Italiano
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi da 60 cm a 70 cm
- femmine da 58 cm a 65 cm
Peso:
- maschi da 32 kg a 37 kg
- femmine da 28 kg a 30 kg

Griffone a Pelo Duro Korthals
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 55 ed i 60 cm
- femmine tra i 50 ed i 55 cm.

Weimaraner a Pelo Corto
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi tra i 59 ed i 70 cm
- femmine tra i 57 ed i 65 cm.
Peso: varia da 32 a 39 kg.

Bracco Ungherese a Pelo Corto - Vizsla
Origine: Ungheria.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 7 - cani da ferma.
Altezza:
- maschi da 56 cm a 61 cm
- femmine da 52 cm a 57 cm.
Peso: varia da 22 a 30 kg.

RAZZE DA CERCA

Springer Spaniel Inglese
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua.
Altezza: 51 cm al garrese circa

Cocker Spaniel Inglese
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua.
Altezza:
- maschi dai 39 ai 41 cm al garrese
- femmine dai 38 ai 39 cm al garrese.
Peso: dai 12,6 kg ai 14,5 kg.

Spaniel tedesco - Deutscher Wachtelhund
Origine: Germania
Classificazione F.CI.: Gruppo 8: Cani da riporto, da cerca e da acqua.
Altezza:
- maschi tra i 48 ed i 54 cm
- femmine tra i 45 ed i 51 cm.
Peso: dai 20 ai 30 kg.

RAZZE DA RIPORTO

Labrador Retriever
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua.
Altezza:
- maschi ideale tra i 56 ed i 57 cm
- femmine ideale tra i 54 ed i 56 cm.
Peso: da 25 a 34 kg.

Golden Retriever
Origine: Inghilterra.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua.
Altezza:
- maschi da 56 cm a 61 cm
- femmine da 51 cm a 56 cm
Peso:
- maschi da 29 kg a 31,5 kg
- femmine da 25 kg a 27 kg

Flat-Coated Retriever
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 8 - cani da riporto, cani da cerca, cani da acqua.
Altezza:
- maschi tra i 58 ed i 61 cm
- femmine tra i 56 ed i 59 cm.
Peso: varia da 27 a 32 kg.

RAZZE DA SEGUITA

Segugio Italiano a pelo raso
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 52 cm a 58 cm
- femmine da 48 cm a 56 cm
Peso: dai 18 kg ai 28 kg

Segugio Italiano a pelo forte
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 52 cm a 60 cm
- femmine da 50 cm a 58 cm
Peso:
- maschi da 20 kg a 28 kg
- femmine da 18 kg a 26 kg

Segugio Maremmano
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 44 a 52 cm

Segugio del Giura
Origine: Svizzera.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: tra i 45 ed i 50 cm al garrese.
Peso: da 18 a 25 kg.

Piccolo Segugio del Giura
Origine: Svizzera.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: dai 33 ai 41 cm al garrese sia per i maschi che per le femmine.

Beagle
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: da 33 cm a 40 cm.
Peso: da 13 a 17 kg.

Ariegeois o Briquet du Midi
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 55 a 60 cm
- femmine da 53 a 58 cm

Basset Bleu de Gascogne
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: da 34 cm a 42 cm.
Peso: varia da 16 a 20 kg.

Basset Griffon Vendéen
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: da 38 cm a 42 cm.

Briquet Griffon Vendeen
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 50 cm a 55 cm
- femmine da 50 cm a 55 cm.
Peso: varia da 21 a 25 kg.

Petit Bleu de Gascogne
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue
Altezza:
- maschi tra i 52 ed i 60 cm
- femmine tra i 50 ed i 56 cm.

Petit Basset Griffon Vendéen
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: da 34 cm a 38 cm.

Grand Bleu de Gascogne
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi tra i 65 ed i 72 cm
- femmine tra i 62 ed i 68 cm.
Peso: varia da 32 a 35 kg.

Grand Griffon Vendeen
Origine: Francia.
Classificazione F.C.I.: 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza: da 60 a 65 cm circa al garrese.
Peso: da 30 a 35 kg.

RAZZE DA TANA, SEGUITA, TRACCIA di SANGUE

Bassotto (Dachshund Teckel)
Origine: Germania
Classificazione F.CI.: Gruppo 4 - cane da caccia su terra e sotto terra
Varietà Standard - Peso: non superiore ai 9 kg e circonferenza toracica superiore a 35 cm.
Varietà Nano - Dimensioni: circonferenza toracica da 30 cm a 35 cm.
Varietà Kaninchen - Dimensioni: circonferenza fino ai 30 cm.

RAZZE DA TANA, SEGUITA, TRACCIA di SANGUE

Deutscher Jagd Terrier
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terrier.
Altezza: : tra i 33 ed i 40 cm
Peso:
- maschi da 9 a 10 kg
- femmine da 7,5 a 8,5 kg.

Fox Terrier a Pelo Ruvido
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terrier.
Altezza: tra i 26 ed i 39 cm al garrese.
Peso: intorno ai 7-8,5 kg.

Jack Russel Terrier
Origine: Gran Bretagna.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 3 - terriers.
Altezza: ideale 25-30 cm al garrese.

RAZZE DA TRACCIA di  SANGUE

Annoveriano - Hannoverischer Schweisshund
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi tra i 50 ed i 55 cm
- femmine tra i 48 ed i 53 cm.

Bavarese - Bayerischer Gebirgsschweisshund
Origine: Germania.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue
Altezza:
- maschi mai superiori ai 50 cm
- femmine mai superiori ai 45 cm.
Peso: varia da 25 a 35 kg.

Alpenlaendische Dachsbracke
Origine: Austria
Classificazione F.C.I.: Gruppo 6 - segugi e cani per pista di sangue.
Altezza:
- maschi da 37 a 38 cm
- femmine da 36 a 37 cm.

RAZZA specialista nella caccia del coniglio selvatico

Cirneco dell'Etna
Origine: Italia.
Classificazione F.C.I.: Gruppo 5 - cani di tipo spitz e di tipo primitivo.
Altezza:
- maschi da 46 cm a 50 cm
- femmine da 42 cm a 46 cm
Peso:
- maschi da 10 kg a 12 kg
- femmine da 8 kg a 10 kg
 

L’EDUCAZIONE CINOFILA PER UNA CORRETTA CONVIVENZA  TRA UOMO E CANE

L’educazione cinofila vuol dire impartire al cane tutte quelle nozioni relative all’ubbidienza e cioè la base per intraprendere un percorso sociale inserito nella vita di tutti i giorni insieme con l’amico uomo, un percorso di vita che deve risultare piacevole e sereno  per tutti e non un incubo come purtroppo è per quelle persone che vuoi per un motivo o un altro non hanno saputo o voluto rapportarsi correttamente con il proprio cane. Un cane può essere educato nel senso di ubbidiente e rispettoso, consapevole del proprio ruolo che occupa nel suo nuovo “branco di uomini” e cioè la famiglia, il cane è a tutti gli effetti un componente della famiglia.
L’addestramento cinofilo invece, è  impartire al cane determinati insegnamenti atti allo svolgimento di un determinato lavoro, questo è tanto vero quanto un cane perfettamente educato ed ubbidiente e totalmente integrato nella vita sociale, non è in grado di svolgere alcun lavoro specifico. Quindi prima di impartire al cane tutti quei rudimenti per il lavoro che richiede il cane da caccia, è necessario educare e far socializzare il cane con il mondo circostante.
Iniziamo con la scelta del cucciolo, questa sarà orientata considerando vari fattori: tipologia specifica del lavoro, tipologia ambientale e cioè dove vive (in giardino e quindi ampio spazio o in casa quindi spazio limitato) e dove maggiormente viene impiegato (zona di montagna, zona di pianura, climi freddi o miti), ma non in ultimo la scelta soggettiva del piacere di avere quella o quell’altra  razza.
Dove acquistare un cucciolo? Sconsiglio l’acquisto di un cucciolo presso un negozio di animali, questo non per pregiudizi vari. E’ d’obbligo comunque verificare ed esigere alcune cose. 
Bisogna recarsi dove è possibile vedere i genitori e l’intera cucciolata, vedere i fratellastri di altre cucciolate, comunque dove è possibile vedere i cani nei vari gradi di parentela, in sostanza il posto migliore è un allevamento certificato. Scegliere il cucciolo sempre presso quell’allevatore che con i propri cani svolge attività venatoria continuativa e che alleva rispettoso degli standard ufficiali FCI–ENCI, standard che impongono precise indicazioni selettive zootecniche, quindi corretta costruzione morfologica ed impressa attitudine venatoria. Verificare lo stato igienico, di salubrità e di pulizia dell’allevamento, nonché l’armonia e la socialità intraspecifica ed eterospecifica  dei cani all’interno dell’allevamento stesso. Il cucciolo non va ceduto mai al di sotto dei 60 giorni, è d’obbligo rilasciare all’acquirente il libretto delle vaccinazioni e sverminazioni, il certificato medico veterinario di buona salute,   certificazione veterinaria di inserimento del microchip e relativa iscrizione all’Anagrafe Canina regionale di appartenenza, modulo di cessione proprietà, modulo ENCI per il pedigree, nonché ricevuta o fattura fiscale dell’avvenuto pagamento del cucciolo. Importante rilasciare al nuovo proprietario tutte quelle nozioni relative alla razza, alla sua corretta crescita, alla sua alimentazione, alla sua educazione ed eventuale addestramento, e comunque seguire negli anni tutte quelle fasi della  maturità fisica e psichica del cane uscito dall’allevamento, in un rapporto di reciproca amicizia.
Il cucciolo entra in casa e la cosa fondamentale prima di iniziare qualsiasi tipo di insegnamento è fare ambientare il cucciolo per qualche giorno, in sostanza abituare il cane al nuovo ambiente ed alle persone per lui sconosciute.
Il richiamo: chiaramente il nome del cucciolo è stato imposto e quindi per lui è una parola sconosciuta. Per abituare da subito il cucciolo ad accorrere verso di noi come pronunciamo il suo nome, prendere dei piccoli bocconcini di carne o formaggio, comunque  cose appetibili, e chiamarlo stando molto vicino al cane e allungando una mano con il bocconcino associando contemporaneamente il nome, in brevissimo tempo il cane assocerà il nome a qualcosa di piacevole. Nei giorni successivi ci si allontana sempre più effettuando lo stesso esercizio, ma mai dando eccessive carezze o coccole, questo perché smetteremo in seguito di usare i bocconcini per usare invece tante coccole, arrivati ad un certo punto che può variare da soggetto a soggetto il cane automaticamente e sempre più disinvolto e allegro accorrerà al nostro richiamo pronunciando il suo nome, associando anche a questo successivamente  la parola vieni, a questo punto il cane ci segue al nostro chiamare.  Il collare per il cucciolo è un oggetto sconosciuto e che da pure fastidio sul collo, quindi abituarlo prima con un collarino leggero e per poche ore e nello stesso tempo distraendolo con delle attenzioni o del cibo, gradatamente capirà che sarà solo un oggetto di piacere. Il guinzaglio è un altro oggetto nuovo che appena messo farà molto probabilmente scalpitare il cucciolo, a questo punto utilizzarlo sempre in modo graduale e lasciarlo lento in modo da dare al cucciolo libertà assoluta, in sostanza ci facciamo portare a spasso dal cucciolo, gradatamente costringiamo il cane a seguirci associando il tutto a carezze, coccole e premio in cibo. Si arriverà al punto che quando si prenderà in mano il guinzaglio con il collare il cucciolo scodinzolerà freneticamente dalla felicità associando questo alla passeggiata e/o al gioco.
Si è già capito che la base per educare ma anche addestrare un cane è il gioco, perché con il gioco si riesce ad ottenere tutto, il cane si deve divertire e mai stancarsi, perché dico questo, perché il cane stanco perde di concentrazione ed assocerebbe la stanchezza ad una cosa non piacevole, quindi fermarsi sempre (in qualsiasi fase di insegnamento o di addestramento) in un momento piacevole e con un premio finale. Il cane deve rimanere con il desiderio di ricominciare una cosa che lo diverte e lo appaga.
Ricordiamoci che mai bisogna perdere la pazienza, bisogna essere sempre comprensivi e mai impulsivi o aggressivi, non pretendiamo che il cane entri nella nostra mente, ma al contrario noi dobbiamo entrare nella sua e diventare “psicologi”. Stiamo affrontando apparentemente una cosa semplice ma al contrario difficilissima e cioè due esseri viventi differenti che comunicano in modo differente e per relazionarsi e capirsi siamo noi che dobbiamo usare l’intelligenza. Le prime fasi di insegnamento all’obbedienza sono fondamentali, sono gli esercizi più semplici ma anche i più delicati perché con essi si forma il cane psicologicamente alla disciplina, tanto necessaria per lo svolgimento del lavoro che in seguito gli viene richiesto. Mai traumatizzare il cane fin dalle prime lezioni, per rovinare un cane ci vuole pochissimo, e la colpa è sempre dell’uomo, per riportare il cane ad un corretto equilibrio e non avere paure o fobie strane ci vuole molto tempo e delle volte si arriva ad un punto irreversibile, quindi non mi stancherò mai di dirlo, pazienza, pazienza e ancora pazienza. Aggiungo, che i migliori risultati si hanno quando proprietario/conduttore vivono in stretto contatto e sintonia nella vita quotidiana, dargli da mangiare personalmente, dargli personalmente le uscite quotidiane, giocare spesso insieme, avere in sostanza un forte contatto fisico fino ad arrivare al punto di “sporcarsi”  reciprocamente.

Qui di seguito elencherò degli esercizi fondamentali che è bene che ogni proprietario/conduttore insegni al proprio cane, mi limiterò a citarli anche perché ovunque sui testi specializzati, ma anche su internet, oppure affidandosi ad un educatore cinofilo professionista, potrete acquisirne maggiormente la tecnica. Si consiglia di lavorare insieme (l’educatore cinofilo, il proprietario e il cane)  ed imparare la metodologia impartita dall’educatore/addestratore cinofilo, le soddisfazioni saranno maggiori e si creerà ancor più forte il binomio e la complicità tra proprietario e cane, un’amicizia ed una sinergia di lavoro applicata all’arte venatoria e cinegenetica.
Condotta al guinzaglio che non è il solo passeggiare ma è camminare al fianco sinistro senza mai sorpassare il conduttore. Il fermo, portate il cane al fianco sinistro in passeggiata e con una piccola ritenuta fermate il cane e nello stesso tempo con la voce perentoria intimate  “fermo”, ripetere l’esercizio più volte, il cane gradatamente assocerà la parola alla trattenuta che gli impone di fermarsi, continuare poi a guinzaglio lento eseguendo lo stesso esercizio, per arrivare a farlo senza guinzaglio, il tutto sempre gradatamente nelle varie fasi. Il seduto, porre il cane davanti a noi, e contestualmente in modo delicato con il palmo della mano destra alzare il muso e con la mano sinistra sulla groppa fare una pressione spingendolo in posizione di seduto, contemporaneamente sempre con voce perentoria intimare “seduto” anche in questo caso ripetere più volte e l’esercizio verrà imparato in poco tempo. Il terra, acquisito che il cane sappia fare il seduto a comando, mettere il guinzaglio e collare al cane, condurlo al passo sempre sul fianco sinistro, ordinargli il fermo, successivamente il seduto, a questo punto prendere le gambe anteriori del cane dai piedi e tirare verso di noi, automaticamente il cane si mette in una posizione detta da “sfinge”, mettere il guinzaglio sul dorso del cane e intimare la voce “terra”, questo esercizio come gli altri va ripetuto a intervalli di dieci/quindici minuti, questo per non stancare il cane e per non farlo deconcentrare. Ogni fine esercizio dare al cane un piccolo bocconcino di formaggio o wurstel e tante carezze dicendo “bravo” – “bravo” – “bravo”.

Una raccomandazione: bisogna sempre controllare al massimo grado il nostro cane, in tutte le situazioni, questa nostra autorità incondizionata rapportata nel sistema sociale gerarchico dei lupi è vista dal nostro cane come Capobranco, l’uomo è il Capobranco di questo branco di animali diversi tra loro. Il cane è l’ultimo a comandare nel nostro sistema sociale quale la famiglia, un esempio pratico da non sottovalutare, in qualsiasi posto di entrata o uscita tipo: in ascensore, porta di casa, porta di un ristorante, porta di un bar, in qualsiasi altra porta di accesso, il cane non entra mai prima dell’uomo, se questo non gli viene ordinato, quindi fin da cucciolo  abituare il cane in questo modo.

Affrontiamo anche un elemento importante che molte volte preoccupa i cacciatori e cioè la paura dello sparo: ci sono vari metodi per ovviare a questa paura, intanto iniziamo a dire che MAI si deve portare un cane in una zona addestramento cani o in terreno libero,  mettere un animale a terra farlo alzare e sparare dietro al cane, questo il 90% dei casi rovina il cane per il semplice fatto che questo non capisce perché si deve prendere tale frastuono sopra la testa. Il cane come abbiamo detto apprende e lavora per associazionismo, quindi portare il cucciolone ad un tiro al piattello e porsi ad una distanza tale da sentire i spari in modo flebile, a questo punto giocare con il cane, fargli fare dei riporti con una pallina o un dummy,  farlo mangiare nella sua ciotola, in questo modo graduale il cane assocerà quei spari in qualcosa di gradevole, ripetere l’esercizio gradualmente nei mesi avvicinandosi sempre più alla fonte di sparo. Altro sistema è quello di andare in campagna con un amico munito di fucile, porre l’amico a distanza tale da non sentire una fucilata molto forte, comunque circa trecento metri e sparando in direzione opposta dalla nostra, noi nel frattempo con il nostro cucciolo giochiamo o cerchiamo degli ipotetici animali o facciamo dei riporti, in sostanza dobbiamo far divertire il cane e tenergli l’attenzione non su quel botto strano, ovviamente nei giorni successivi accorceremo la distanza, anche in questo caso il cane assocerà lo sparo a qualcosa di piacevole e non avrà mai problemi.
Abituare il cane alla presenza di altri animali, portare il cane in zone dove sono presenti animali domestici di varie razze o anche selvatici e all’inizio portarlo in passeggiata legato al guinzaglio, il cane di fronte a questi animali deve rimanere indifferente, procedere successivamente alla conduzione senza guinzaglio quando si è sicuri della correttezza e della non curanza verso animali che non siano in situazioni o oggetto di caccia.
Ricordiamo sempre che è  assolutamente vietato educare, addestrare ed allenare il cane con mezzi coercitivi o dolorosi che possano causare stress psico/fisico. Attualmente questa pratica è perseguibile penalmente dalla legge.

LEGISLAZIONE IN MATERIA DI BENESSERE E TUTELA DEGLI ANIMALI D'AFFEZIONE

ANCHE DURANTE IL TRASPORTO


Rientrano in questo quadro normativo alcuni disposti legislativi che è bene conoscere, sia per come si tiene un cane per un corretto reciproco rapporto, sia per come si trasporta un cane durante gli spostamenti in auto e sia per come si educa e/o si addestra un cane per determinate mansioni.

Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 28 febbraio 2003 che ha recepito l’Accordo Stato-Regioni 6 febbraio 2003
(Disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet teraphy)
Dispone che le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano si impegnano a provvedere disposizioni specifiche che individuino responsabilità e doveri del detentore dell’animale da compagnia stabilendo che chiunque conviva con un animale da compagnia e abbia accettato di occuparsene è responsabile della sua salute e del suo benessere e deve provvedere alla sua sistemazione e fornirgli adeguate cure ed attenzione, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici secondo l’età, il sesso, la specie e la razza ed in particolare:
a) rifornirlo di cibo e di acqua in quantità sufficiente e con tempistica adeguata;
b) assicurargli le necessarie cure sanitarie ed una adeguato livello di benessere fisico ed etologico;
c) consentirgli un’adeguata possibilità di esercizio fisico;
d) prendere ogni possibile precauzione per impedirne la fuga;
e) garantire la tutela dei terzi da aggressioni;
f) assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora degli animali.

L’Accordo Stato-Regioni sopra citato obbliga in tutta Italia dal 1° gennaio 2005 il sistema identificativo dell’Anagrafe Canina con l’inserimento di un Microchip obbligatorio per tutti i possessori di cani e quindi obbligatoria l’iscrizione all’anagrafe canina. La Regione Lazio ha  recepito l’Accordo Stato-Regioni con la:

 

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE  18 dicembre 2006 n. 866
Recepimento «Accordo Stato-Regioni sulle disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy
del 6 febbraio 2003».

 

ORDINANZA del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali - 6 agosto 2008
(Ordinanza contingibile ed urgente concernente misure per l'identificazione e la registrazione della popolazione canina)
Art 1 comma 2. Il proprietario o il detentore di un cane deve provvedere a far identificare e registrare l'animale, nel secondo mese di vita, mediante l'applicazione del microchip. Il proprietario o il detentore di cani di eta' superiore ai due mesi e' tenuto a identificare e registrare il cane ai fini di anagrafe canina, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente ordinanza.
Comma 5. Il proprietario o detentore di cani gia' identificati ma non ancora registrati e' tenuto a provvedere alla registrazione all'anagrafe canina entro trenta giorni dalla data di entrata in  vigore della presente ordinanza.
Art 2 comma 1. E' vietata la vendita di cani di eta' inferiore ai due mesi, nonche' di cani non identificati e registrati in conformita' alla presente ordinanza.

 

Legge 14 agosto 1991 n.281
(Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo)
Art.1 – Lo stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono , al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente.

 

Legge Regionale 21 ottobre 1997 n.34
(Tutela degli animali di affezione e prevenzione del randagismo)
Art.15 – E’ vietato a chiunque l’abbandono dei cani, dei gatti e di qualsiasi altro animale custodito nella propria residenza o domicilio.
Art.19 comma 1 – Chiunque possiede o detiene animali, a qualunque titolo, è obbligato a provvedere ad un trattamento adeguato alla specie, al mantenimento ed alla nutrizione degli stessi.
Comma 2 – Gli animali devono disporre di uno spazio sufficiente fornito di tettoia idonea a ripararli dalle intemperie e tale, salvo speciali controindicazioni, da consentire un adeguato movimento e la possibilità di accovacciarsi ove siano legati con catena. La catena ove necessaria, deve avere la lunghezza minima di metri cinque oppure di metri tre se fissata tramite un anello di scorrimento ed un gancio snodabile ad una fune di scorrimento di almeno cinque metri.
Comma 3 – E’ fatto divieto a chiunque di custodire presso la propria abitazione o in altri locali, in proprietà o in detenzione, animali domestici in condizioni tali che rechino nocumento all’igiene, alla salute ed alla quiete delle persone nonché pregiudizio agli animali stessi.
Questa norma regionale inoltre introduce il sistema dell’anagrafe canina obbligatoria che era un tatuaggio posto all’interno coscia da applicare entro tre mesi dalla nascita.

 

Codice della Strada  “Titolo V”
(Norme di comportamento – Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore)
Art.169 comma 6 – Sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma dell’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320 (Regolamento di Polizia veterinaria per il trasporto a fini commerciali, ndr) è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore ad uno e comunque in condizioni da costituire impedimento e pericolo per la guida. E’ consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se istallati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio del Dipartimento per i trasporti terrestri (ex ufficio provinciale della Direzione generale della Motorizzazione Civile Trasporti in Concessione).
Art.170 – Sui mezzi a due ruote è permesso il trasporto di animali purché custoditi in apposita gabbia o contenitore che non sporga tanto lateralmente o longitudinalmente rispetto alla sagoma del mezzo, ovvero impediscano o limitino la visibilità del conducente.


Regolamento  (CE) n. 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004
(sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/119/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97


DECRETO LEGISLATIVO 25 luglio 2007, n.151
(Disposizioni sanzionatorie per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1/2005 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate.
Questa norma prevede che chiunque trasporti animali vivi vertebrati per conto di terzi debba premunirsi di un Certificato di Idoneità al Trasporto.

 

LEGGE 20 luglio 2004 n.184

(Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate)
Art.1 Modifiche al Codice penale Art.544-ter  (Maltrattamento di animali) – Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.
Art. 727 (Abbandono di animali) – Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con la multa da 1.000 a 10.000 euro.
Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze.

 

LEGGE 4 novembre 2010 , n. 201
Ratifica ed esecuzione della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia, fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987, nonche' norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
Art. 1.
(Autorizzazione alla ratifica) - 1. Il Presidente della Repubblica e'autorizzato a ratificare la Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia,fatta a Strasburgo il 13 novembre 1987.
Art. 2.
(Ordine di esecuzione)- 1. Piena ed intera esecuzione e' data alla Convenzione di cui all'articolo 1, a decorrere dalla data della sua entrata in vigore, in conformita' a quanto disposto dall'articolo 18 della Convenzione stessa.
Art. 3.
(Modifiche al codice penale)- 1. Al codice penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) all'articolo 544-bis, le parole: « da tre mesi a diciotto mesi
» sono sostituite dalle seguenti: « da quattro mesi a due anni »; b) all'articolo 544-ter, primo comma, le parole: « da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro » sono sostituite dalle seguenti: « da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro ».

Per qualunque dubbio relativo al benessere degli animali d’affezione e la loro detenzione: gli alloggi, i box, i recinti, il trasporto, i mezzi di trasporto, l’anagrafe canina, etc,. Rapportarsi esclusivamente con la propria ASL Servizio Veterinario competente per territorio. In questo modo si evita di poter incorrere in sanzioni che per alcuni casi sono anche importanti, sia di carattere amministrativo che penale.
 

Testo di Stefano De Vita - Foto degli autori